Quello che è appena finito è stato un anno particolare. Resterà per sempre nel mio cuore per avermi donato un amore sconfinato, la mia ragione di vita, mia figlia. Ma con l’arrivo della piccola, a livello lavorativo questo 2018 è stato impegnativo.

 

Molte mamme mi hanno chiesto come avessi conciliato l’arrivo di una bambina con il lavoro, e quindi vorrei raccontare la mia esperienza, nella speranza che sia d’aiuto a quante si trovano ad affrontare un impegno professionale decisamente totalizzante durante la gravidanza.

 

Scoprire di aspettare un figlio è stata una gioia immensa, una sorpresa inaspettata (e non preventivata) che mi ha immediatamente colmata di amore e gratitudine. Ero così emozionata (e lo sono tuttora) che sul momento non mi sono resa conto di quanto la mia vita sarebbe cambiata. A un certo punto però ho capito che era necessario fare una riflessione seria e razionale su quelli che erano i vari impegni e su come potermi organizzare.

 

Dalla narrazione sui social sembra sempre che tutto sia facile e brilli di luce propria, ma non è così semplice come sembra, e ho avuto diverse difficoltà nel percorso. Il primo ostacolo si è presentato quando una delle mie collaboratrici – sentendo il peso di una stagione lavorativa molto impegnativa – mi ha lasciato perché non si sentiva in grado di affrontare tutti quei matrimoni in arrivo. Quindi mi sono ritrovata a due giorni dall’inizio della stagione, incinta di quasi 7 mesi, a dover cercare altri collaboratori.

 

Per fortuna l’assistente che mi ha seguito in questi anni in tutti gli eventi è subito corsa a prendere il posto di questa ragazza, sostituendola anche nelle mansioni amministrative. Anche tutto il team delle ragazze che mi ha sempre seguito a livello pratico a tutti gli eventi si è stretto intorno a me, coccolandomi ancora di più e cercando di sollevarmi dove possibile anche dagli oneri e dai doveri che questa professione porta con sé. Quello della wedding planner è infatti anche un lavoro molto fisico, e io mi sono sempre fatta carico di tutti gli sforzi che comporta, arrivando sempre la mattina all’alba agli allestimenti, insieme ai primi fornitori, e andandomene con gli ultimi furgoni.

Fortunatamente con la gravidanza sono riuscita a non cambiare in alcun modo le mie abitudini, nemmeno quelle lavorative (pur monitorando la situazione in continuazione). Ma il caldo dell’estate si è fatto sentire, ed ero molto più stanca: insomma, come qualunque mamma sa, non è stato facile.

 

La mia bambina è nata il 1 settembre e io ho lavorato fino a poco prima di partorire e ho iniziato a lavorare immediatamente dopo il parto, portando una persona con me ai matrimoni per tenere la bimba, facendo delle pause ogni volta che la bimba doveva mangiare.

È stato molto faticoso, perché è la mia prima bambina, e alla stanchezza delle notti insonni, e del parto naturale, oltre alla stupenda novità che una nascita comporta, si è aggiunto il peso del lavoro che non si è mai di fatto fermato. Il periodo di Natale appena trascorso è stata la prima pausa vera che ho fatto dopo un anno pazzesco.

Ad oggi però mi guardo indietro con grande soddisfazione, perché so da sola di aver fatto tante cose che comunque io stessa non pensavo di riuscire a fare. Devo essere sincera: avevo molta paura di non farcela. Ma sono una persona molto propositiva e ottimista e quindi ho sempre sperato che con la mia energia (e grazie all’amore immenso che provo per mia figlia) alla fine avrei superato ogni ostacolo.

 

Di questo devo ringraziare sempre tantissimo il mio team di lavoro, perché si è preso estrema cura di me, affiancandomi e supportandomi sempre, cercando laddove era possibile di scaricarmi da qualche peso sia fisico sia morale. Senza mai farmi sentire “limitata”, cosa che non avrei sopportato. Non volevo che nessuno mi trattasse in modo diverso, e tutti così hanno fatto, comportandosi normalmente. Ma con un carico di amore immenso verso la mia bambina che hanno sommerso di regali, attenzioni e dolcezze sin dai primi giorni.

Ho avuto così la prova che, oltre alla collaborazione lavorativa, in questi anni abbiamo costruito un legame importante di grande affetto, stima e rispetto reciproco. Quindi i grandi sacrifici sono stati ripagati in pieno e questa bella carrellata di foto di matrimoni direi che lo dimostra!

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