Mi piace pensare che Francis Scott Fitzgerald avesse almeno immaginato, nel lontano 1925, di diventare un’ispirazione per le generazioni del secolo successivo.

Ho pensato a lui e al suo romanzo, Il grande Gatsby, per talmente tanto tempo, e così intensamente, che per un bel pezzo ho smesso anche di sognare cose che non fossero gli anni Venti, la mitica età del jazz, le ragazze coi capelli a caschetto e i vestiti fruscianti di frange e piume..

Tutto questo in occasione della festa di compleanno di Daniel. Per i suoi quaranta anni aveva avuto una sola richiesta: un evento grandioso e indimenticabile. Ed io ho provato ad accontentarlo progettando in tutto e per tutto una serata che fosse un tuffo nel passato frizzante della New York dei primi del Novecento.

A cominciare dall’entrata, che ho voluto monumentale per tutti gli invitati, fra fregi dorati e pantere a custodire la magnifica vista sui tetti romani all’imbrunire.

 

Immancabili poi fiumi di paillette e cristalli per impreziosire la location già memorabile, la Lanterna di Fuksas su via Tomacelli, una struttura di vetro e acciaio con terrazza panoramica mozzafiato sulla cupola della Basilica dei Santi Ambrogio e Carlo al Corso e sui maggiori monumenti capitolini.

 

 

Alla bellezza dello sfondo ha fatto da contraltare la cura dei dettagli: per esempio, ecco cosa mi sono inventata per servire il cibo! Un muro di emotional catering con delle braccia guantate di nero che offrono il finger food di benvenuto agli ospiti. E durante tutta la serata le portate sono state porte su candelabri d’oro e servite a braccio da camerieri.

 

In un’occasione così l’intrattenimento ha un ruolo centrale. Oltre alla band, che si esibiva su un palco creato ad hoc, mi sono affidata a una meravigliosa ballerina di burlesque che si esibiva da una coppa piena di latte, e ad una contorsionista, per la gioia di tutti i presenti. E vi dirò, le più entusiaste dell’esibizione sono state le numerose ragazza presenti. Che forse speravano di carpire qualche segreto di seduzione!

 

 Infine la torta. Devo dire che a quel punto le aspettative degli ospiti erano altissime, ma gli applausi che ha strappato l’esplosione di coriandoli d’oro che scendevano a pioggia dai palloncini mongolfiera giganti mi ha dato la certezza di essere riuscita nell’impresa. E Daniel ha avuto la sua notte di follie!

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