C’è chi le detesta e chi non può farne a meno. A qualunque delle due fazioni apparteniate leggete qui: vi dò qualche idea utile per rinverdire la tradizione o trovare un’alternativa up to date.

 

Cambia il termine, ma cambiano soprattutto il momento del dono e le sue caratteristiche principali: in luogo di un regalo che magari rischia di sembrare un po’ impersonale, largo agli oggetti personalizzati.
E al posto della pratica un poco ampollosa del “tavolo di congedo”, quella più snella della “chiusura al tavolo”.

Cercate qualche suggerimento per aggiornare la pratica del dono per gli ospiti del vostro matrimonio? Vi accontento!

 

Anche se le bomboniere non sono nel vostro stile, potete comunque congedare gli invitati con un ricordo delle vostre nozze. Qualche esempio? Eccolo.

L’idea più nuova è quella delle wedding box o wedding bag, con tante cose personalizzate all’interno che possono servire agli ospiti durante la giornata/serata… Per esempio il selfie stick, un kit di pronto intervento per le donne (con specchietto e salviette per il trucco), gli occhiali da sole per i più tiratardi…Altra possibilità è quella data dagli oggetti personalizzabili: penso per esempio alle cover per il telefono o al cd con le canzoni della giornata. Al contenuto delle wedding box o bag è possibile aggiungere dei cadeau da far trovare agli ospiti direttamente al loro tavolo, magari un poco più ricercati, che siano sempre in linea con l’allestimento.

 

In gergo tecnico questo genere di pensiero per gli invitati rientra nel classico concetto di “chiusura al tavolo”. Cosa li differenzia da una bomboniera? Principalmente il “momento” del dono. Di solito infatti le bomboniere campeggiano in bella vista sul “tavolo di congedo”. La tradizione vuole che a fine party, dopo il buffet dei dolci, in prossimità dell’uscita della location si metta un corner decorato con le bomboniere. Da galateo al tavolo da congedo dovrebbe presiedere la coppia di sposi o i loro genitori, pronti a salutare gli invitati uscenti con il dono. Questo presuppone che qualcuno sia più o meno dedito a questo compito, perdendo parte del ricevimento.

 

I cadeau da posizionare sui tavoli degli ospiti, invece, consentono di evitare tutto ciò. La scelta è ormai smisurata: chi realizza il nome dell’invitato (a mò di segnaposto) in 3D, chi fa dei ciondoli anche in legno intagliato a mano (che magari può essere riutilizzato come portachiavi).

 

Solitamente a questo si abbina comunque sempre un sacchetto o scatolina con i confetti, per una questione simbolica, e perché anche la tradizione vuole la sua parte. Non dimentichiamo poi che è la tradizione la vera ricchezza del matrimonio all’italiana.

Mentre la bomboniera si regala una a famiglia o una a coppia, in questo caso si dona un pensiero a persona.

 

Se invece comunque preferite una classica bomboniera (e chi va sul classico, si sa, non sbaglia mai), il mio suggerimento è di affidarvi a un simbolo: piuttosto che un oggetto qualsiasi meglio allora puntare per qualcosa che abbia un significato, che magari sfrutti una delle innumerevoli artigianalità inimitabili tipiche del Bel Paese. Un oggetto che sia di buon augurio per la coppia e che testimoni la scelta di stare insieme per sempre. Se non sapete su cosa puntare, mi viene in mente per esempio “il nodo dell’amore”, un oggetto in vetro di murano (i cui colori possono essere personalizzati dagli sposi che lo commissionano) che simboleggia la fusione della coppia grazie all’unione di due parti delle quali, una volta congiunte, non si capisce più dove sia l’inizio e dove la fine di una e dell’altra. Non un semplice oggetto quindi, ma un testimone che simboleggi l’unione di due anime che scelgono di votarsi l’una all’altra per diventare una cosa sola, unica e indivisibile.

Insomma, che preferiate le tradizionali bomboniere o un più contemporaneo cadeau, la cosa essenziale è una sola: trovare una soluzione creativa per farvi ricordare con affetto.

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